22 marzo 2024 ore 18 – Conversazione a partire da “Un altro giro di giostra” di T. Terzani 

Venerdì 22 marzo, alle 18, vi aspettiamo al terzo incontro dell’edizione di “INTERLINEA, Tra le righe dei romanzi“, dedicata al tema IL VIAGGIO.

Il gruppo di lettura di MIND, a cura di Roberto Pallocca e Stefania Studer, funziona così. Si sceglie un tema, si leggono libri in grado di trattarlo e approfondirlo, ci si incontra e se ne parla insieme.

Dopo il romanzo “Treno di notte per Lisbona” di P. Mercier, e “Il viaggiatore notturno” di Maurizio Maggiani, è la volta di “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani, giornalista e scrittore italiano mancato nel 2004.

Gli incontri sono gratuiti, aperti a tutti e durano un’ora e mezza.

Scriveteci per partecipare.


“Un altro giro di giostra” è il libro con cui il grande giornalista che ha raccontato il mondo ha intrapreso un viaggio diverso, più intimo e personale. L’occasione è stata la grave malattia che l’ha colpito, ma il viaggio che l’ha portato, da New York all’India, lungo le strade internazionali della medicina, sia tradizionale che alternativa, si è a poco a poco trasformato in un viaggio interiore. I due percorsi si sono sovrapposti e si sono conclusi simbolicamente davanti alla maestà senza tempo dell’Himalaya. Lì Terzani ha trovato la risposta che cercava, incarnata nel volto e nelle parole di un Vecchio saggio, e poi l’ha consegnata a queste pagine perché potesse essere di aiuto a chi si sente fuori posto, a chi sta cercando, a chi soffre: Il vero guru è quello che sta dentro di te». «Si tratta di capire che la vita e la morte sono due aspetti della stessa cosa. Arrivare a questo è forse la sola vera meta del viaggio che tutti intraprendiamo nascendo.»

Dal testo

Una tigre aveva due seguaci: un leopardo e uno sciacallo. Ogni volta che la tigre azzannava una preda, lei mangiava quel che poteva e lasciava i resti al leopardo e allo sciacallo. Un giorno successe però che la tigre uccise tre animali: uno grosso, uno medio e uno piccolo. “E ora come li dividiamo?” chiese la tigre ai suoi due seguaci. “Semplice, – rispose il leopardo, – tu prendi il più grande, io prendo il medio e quello piccolo lo diamo allo sciacallo”. La tigre non disse nulla, ma con una zampata sbranò il leopardo. “Allora, come li dividiamo?” Chiese di nuovo la tigre. “Oh, Maestà – rispose lo sciacallo, – Il pezzo piccolo lo prendi tu per colazione, quello grande lo tieni per pranzo e quello medio lo mangi a cena”. La tigre era sorpresa. “Dimmi, sciacallo, da chi hai imparato tanta saggezza?” Lo sciacallo per un po’ esitò, poi con l’aria più umile che riuscì a metter su rispose: “Dal leopardo, Maestà”.


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