16 febbraio 2024 ore 18 – Conversazione a partire da “Il viaggiatore notturno” di M. Maggiani 

Venerdì 16 febbraio, alle 18, vi aspettiamo al secondo incontro dell’edizione di “INTERLINEA, Tra le righe dei romanzi“, dedicata al tema IL VIAGGIO.

Il gruppo di lettura di MIND, a cura di Roberto Pallocca e Stefania Studer, funziona così. Si sceglie un tema, si leggono libri in grado di trattarlo e approfondirlo, ci si incontra e se ne parla insieme.

Dopo il romanzo “Treno di notte per Lisbona” di P. Mercier, sarà la volta del romanzo “Il viaggiatore notturno” di Maurizio Maggiani, Premio Strega e Premio Ernest Hemingway 2005.

Dopo Maggiani leggeremo Tiziano Terzani e Ernest Hemingway.

Gli incontri sono gratuiti, aperti a tutti e durano un’ora e mezza.

Scriveteci per partecipare.


La trama

Uno studioso delle migrazioni animali siede sul colle dell’Asekrem, contempla un tramonto stordito di colori e attende il passaggio delle rondini. In quel deserto – povero ed essenziale – si avverte la prossimità alla nuda, utile bellezza dell’esistere, come forse l’aveva sentita il monaco francese – tutti lo ricordano ancora come ‟le père” – che in quegli stessi luoghi ha lasciato traccia di sé, del suo apostolato, della sua ascesi. In attesa delle rondini il nostro irundologo ha modo di cogliere l’agile sapienza del suo accompagnatore Jibril, di ascoltare il dimah Tighritz, astuto poeta viaggiante, di consumare amore dolcemente mercenario con la berbera Jashmina, di ascoltare la fastidiosa giornalista, Marguerite, arrivata per un servizio sul popolo dei tagil. Ma soprattutto, di fronte all’essenzialità del centro dell’Universo, di fronte alla mite saggezza dei tagil egli misura la distanza dal mondo, che altrove collassa nello spaventoso disordine della guerra. E così racconta a Jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell’orsa Amapola sorpresa nelle foreste della Carnia, dell’armeno Zingirian incontrato nel suo cammino verso la Bosnia, verso la guerra, del principe polacco Péotocky, del popolo dei kubacy, e soprattutto della donna che cammina lungo le strade del mondo con la sua sporta di plastica in mano, di Perfetta che è quella donna raminga ma è anche la donna di cui l’orsa Amapola ha leccato il sangue, e infine dell’assedio della città di Tulsa. Storia dentro la storia, storia orale – antica e modernissima – che letteralmente migra di bocca in bocca, come un racconto narrato intorno al fuoco, Il viaggiatore notturno è un romanzo sulla pietà che l’uomo ha da rendere all’uomo.


Non cedere alla tentazione di fermarsi è ciò che dà senso all’andare, ciò che lo rende veramente utile e veramente bello. Agli occhi di Dio, agli occhi dell’Universo, agli occhi di chi incontri nel cammino.

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